Power Chair Hockey
La storia
Il Powerchair Hockey nasce in Olanda negli anni ’70, grazie alla volontà di alcuni insegnanti di educazione fisica di coinvolgere nelle loro lezioni anche gli studenti affetti da patologie neuromuscolari.
Inizialmente conosciuto con il nome di Electric Wheelchair Hockey, è stato ribattezzato nel 2014 con il nome Powerchair Hockey.
Grazie al gruppo giovani dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, lo sport approda in Italia dove attualmente si contano più di 30 squadre, tutte distribuite in serie A1 e A2.
Nel 1997 fa il suo esordio la Nazionale Azzurra, che si aggiudica la medaglia d’oro ai Mondiali del 2018 disputati a Lignano Sabbiadoro.
Nel 2020 nasce FIPPS, la Federazione Italiana Paralimpica Powerchair sport, che unisce due discipline sportive: Powerchair Hockey e Powerchair Football.
Cos’è
Nel Powerchair Hockey, le due squadre sono composte da 5 giocatori ciascuna che si muovono grazie a sedie a rotelle motorizzate.
Gli atleti giocano in palestre, su campi delimitati da sponde alte 20 cm che impediscono alla palla di superare tale altezza.
Per colpire la palla può essere utilizzata la mazza oppure lo T-stick, uno strumento a forma di T posizionato davanti alla carrozzina, che permette di direzionare in modo agevole la palla.
Lo T-stick è utile soprattutto per quei giocatori con minor funzionalità motoria.
La partita si articola in 4 tempi, ciascuno della durata di 10 min e con un numero illimitato di sostituzioni.