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Lo sport accessibile a tutti

Power Chair Football

La storia

Il Powerchair Football nasce in Francia nel 1978, per poi diffondersi in Europa, nello specifico in Belgio, Portogallo, Danimarca e Inghilterra.

Nel 1982 alcuni atleti di Vancouver sperimentano una variante del gioco europeo, che arriva nel 1988 in California (a Bakeley) e da lì si diffonde in tutti gli USA e in Giappone.

Tra il 2055 e il 2006 viene fondata la FIPFA (Fédération Internationale de Powerchair Football Association), che ancora oggi rappresenta lo sport ed è riconosciuta dal Comitato Pralimpico Internazionale (IPC).

Nel 2017 il Powerchair Football viene riconosciuto in Italia come disciplina paralimpica promozionale da parte del Comitato Italiano Paralimpico, che la affida a FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali).

Nel 2020 nasce FIPPS, la Federazione Italiana Paralimpica Powerchair sport, che unisce due discipline sportive: Powerchair Hockey e Powerchair Football.

Cos’è

Nel Powerchair Football gli atleti si sfidano in un’area rettangolare di dimensioni pari a quelle di un campo da basket, dotato di due porte.

Ciascuna squadra è composta da quattro giocatori, che si muovono grazie a delle carrozzine a motore, dotate di quattro ruote tarate alla velocità massima di 10 km/h, con cintura di sicurezza e paratie per attaccare, difendere e calciare la palla.

In genere il pallone è di cuoio, con un diametro massimo di 13 pollici (33 cm).

La partita si svolge in due tempi, ciascuno della durata di 20 minuti e lo scopo è quello di totalizzare il maggior numero possibile di reti, come nel calcio tradizionale.